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Replica a Balboni e Boccanera

"Da loro solo disinformazione e calunnie"

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Replica alle accuse dell'Assessore Balboni e della Dirigente Boccanera

 

ARTICOLO COMPLETO


Provo disagio nel rispondere agli attacchi rivolti al Liceo data la loro pochezza e inconsistenza: probabilmente si è ormai a corto di argomenti. Mi irrita, tuttavia, dover perdere del tempo a precisare ciò che, con un poco di competenza ed impegno, sia la Dirigente Boccanera che l’Assessore Balboni avrebbero potuto verificare tranquillamente, invece di sparare nel vuoto senza sapere di che si parla e di chi siano, eventualmente, le responsabilità. Ma tant’è.

 

Per cominciare, l’ultimo verbale di ispezione dell’ASUR (17/10/2013) evidenzia la presenza di, cito, “servizi igienici divisi per sesso (…) uno accessibile ai disabili”. È dunque falsa l’affermazione di Balboni secondo cui l’ala mancherebbe di bagno per disabili.

 

Quanto alla rampa di accesso, a seguito proprio della suddetta ispezione in cui se ne richiedeva l’istallazione, abbiamo inoltrato all’Amministrazione (cui, a rigore, simili opere competerebbero in qualità di proprietario) la richiesta di lavori necessari, “a proprie spese e senza onere alcuno per il Comune”, ma nessuno si è degnato di darci non solo un’autorizzazione, ma nemmeno una risposta. Tanto è vero che, a tal fine, e prima che il Comune assumesse le ultime gravi iniziative contro il Liceo, avevamo già provveduto autonomamente ad attivarci per verificare come poter porre fine alla questione e provvedere di conseguenza.

Sorprende poi l’uscita dell’Assessore Balboni secondo cui “non sta scritto da nessuna parte che un Comune debba pagare le utenze di una scuola privata”, considerando che è scritto chiaro e in modo inequivocabile all’art. 8 del contratto attualmente in essere e del quale nessuno finora in Amministrazione si è mai premurato di ipotizzarne una modifica, salvo poi, contraddittoriamente, rinfacciarlo. E proprio per questo, torno a ripetere, l’argomento è pretestuoso, ideologico e strumentale, e, come per il servo scala, non è tollerabile che l’inefficienza della macchina amministrativa sia riversata sulla Cooperativa in modo così ignobile.

 

A proposito di spese, peraltro, sarebbe da ricordare alla Dirigente Boccanera che, all’epoca in cui condividevamo insieme gli spazi in questione quando era Dirigente anche del Centro Territoriale Permanente, la Cooperativa ha messo a disposizione per l’attività del Centro stesso, in un’ottica di fattiva collaborazione, a proprie spese e in modo del tutto volontario, sedie, banchi, lavagne, attrezzatura per le pulizie, sapone e carta, carta igienica e quant’altro per anni interi. Non vogliamo, ovviamente, che ci si ringrazi per aver utilizzato materiale di una Cooperativa, ma che almeno ci si faccia un’opportuna analisi di coscienza.

 

Molta confusione ancora proprio sulla Cooperativa che la Dirigente dice essere di Montecosaro (alla cui cittadinanza spetterebbero spese non si sa di cosa) quando invece è di Civitanova. Sarebbero bastati 10 secondi per visitare il nostro sito e prenderne atto.

 

La Dirigente inoltre vuole consultare la normativa relativa alla competenza delle Amministrazioni? La normativa di riferimento, ad esempio la L. 23/1996 in materia di edilizia scolastica, sostiene, all’art. 3 commi 1 e 2, che gli enti indicati (il Comune per materne, elementari e medie, e la Provincia per le scuole Superiori) “provvedono (…) in relazione agli obblighi”. Si sta evidentemente parlando delle scuole statali e non le paritarie le quali, peraltro, sono state istituite con normativa successiva (L. 62/2000). Nessuna Provincia ha mai edificato obbligatoriamente, per capirci, una scuola Paritaria, ma solo Statale. Si legga la normativa relativa alle Paritarie, dalla citata legge 62/2000 in poi e constaterà senza problemi che l’Ente di riferimento ultimo, per ogni atto, è l’Ufficio Scolastico Regionale. La normativa, come vede, c’è eccome.

 

Fa sorridere poi la versione della Dirigente per cui noi, affidatari nel 2011 di tre aule in più, oltre quelle già utilizzate, ce ne saremmo prese ben otto in una sorta di “blitz”. La situazione è, purtroppo per lei, assai meno misteriosa e avvincente: dividendo col cartongesso alcuni spazi concessi, ecco che, in una sana e necessitata logica di ottimizzazione e adeguamento dei locali, si ottengono più aule. Tutto qui.

 

La si smetta, infine, di dipingere la Cooperativa Consapevolmente e l’Associazione In-dialogo, anch’essa attiva meritoriamente da anni nel territorio per offrire un servizio di Formazione Permanente all’intera cittadinanza civitanovese e locale, come entità abusive e profittatrici, atteggiamento offensivo verso i professionisti che vi lavorano e verso l’utenza che ha scelto tali realtà, educative e formative, con convinzione, passione ed orgoglio.

 

Prof. Marco Pazzelli

 

RASSEGNA STAMPA

- Cronache Maceratesi

- Corriere Adriatico (19/07/2015)

- Il Resto del Carlino (21/07/2015)

 

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