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Preconcetti ed errori comuni sullo Stella Maris

Intervista al Dirigente Scolastico

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Il Liceo Stella Maris è un Istituto storico della città di Civitanova Marche, che tutti, direttamente o indirettamente, conoscono. Fino al 1991 gestito dalle suore orsoline, poi fino al 2006 dalla cooperativa “In-Dialogo”, oggi l’Istituto è amministrato dalla Cooperativa sociale “Consapevolmente”, cooperativa laica di insegnanti, e si trova in via Saragat, 50 (quartiere Fontespina)

Capita spesso a docenti e studenti di dover precisare delle informazioni o chiarire dubbi ed errori comuni che riguardano l’Istituto.

Il Dirigente Scolastico, prof. Marco Pazzelli, sicuro della tradizione educativa dello Stella Maris e della professionalità del gruppo di docenti che lo affianca, accetta senza riserva di sottoporsi ad una breve intervista chiarendo i dubbi più comuni.

 

 

1.       Al Liceo Stella Maris gli studenti vengono sempre tutti promossi?

 

Beh, non direi proprio, al contrario. Oltre a ricoprire da due anni il ruolo di Dirigente Scolastico, insegno allo “Stella Maris” dalla sua rifondazione, ovvero dall’a.s. 2006/2007, e posso testimoniare che vari studenti sono stati i non promossi in questi anni. Qualche dato oggettivo? Nell’a.s. 2011-2012 gli ammessi all’esame di Stato nel nostro Liceo sono stati, in percentuale, il 91,6%, contro la media marchigiana del 95,1% e quella nazionale del 94,4%. Questi dati, che sono stati pubblicati dal Ministero nell’annuale notiziario sugli Esami di Stato, smentiscono la diceria della promozione sicura presso il nostro Istituto.

  

2.       Si paga una retta. Quindi è più facile andare avanti?

 

In parte le ho già risposto. Ad ogni modo sgombriamo anche qui il campo dagli equivoci. La retta che le famiglie pagano (tra l’altro da noi piuttosto contenuta rispetto alla media degli istituti privati e paritari), è per il servizio pubblico offerto dalla scuola che, in quanto paritaria, non viene sovvenzionata dallo Stato. Le famiglie, quindi, pagano il servizio pubblico, non la promozione, né tantomeno il diploma. Le dirò di più. Sono orgoglioso di far parte di una cooperativa di insegnanti che ha uno spiccato senso di professionalità, tale da non averci mai fatto prendere nemmeno in considerazione l’idea di fare dello Stella Maris un “diplomificio”, dove appunto “tutti vengono promossi perché si paga”.

 

3.       Gli studenti del Liceo Stella Maris sono meno preparati degli studenti dei Licei pubblici?

 

Come vedrà, è l’esatto contrario. Parliamo della Maturità, sede di valutazione del percorso finale degli studenti di scuola secondaria superiore. Intanto premetto che le commissioni d’Esame delle scuole paritarie, e dunque anche dello “Stella Maris”, sono nominate a livello ministeriale e pertanto hanno sia la stessa composizione stabilita a livello nazionale (tre commissari interni, tre esterni e Presidente anch’esso esterno), sia gli stessi criteri di valutazione, che sono a tutti gli effetti equiparati a quelli di una qualsiasi altra scuola pubblica.

Chiarito questo, ancora una volta senza dilungarmi troppo in discorsi che potrebbero sembrare retorici, faccio parlare i dati. Sempre nell’annuale notiziario sugli Esami di Stato pubblicato di recente dal Ministero, si possono ricavare i seguenti dati relativi all’Esame di Stato 2011-12 confrontati con quelli del nostro Istituto. Meno studenti dello Stella Maris rispetto a quelli dei Licei pubblici (–15.7%) hanno conseguito una valutazione bassa (tra il 60 e il 70), mentre molti più studenti del nostro Istituto (+12.3%) hanno conseguito una valutazione migliore nelle banda di valutazione media (tra il 70 e l’80), e ancora molti di più (+12.4%) sono quelli che hanno ottenuto una valutazione medio-alta (tra l’80 e il 90). In breve, i dati dicono che i nostri studenti hanno ottenuto una valutazione sopra la media nazionale dei Licei. Questo conferma l’ottimo lavoro profuso negli anni dai docenti del nostro istituto e l’efficacia del nostro progetto educativo e formativo, innovativo ma anche consapevole del passato.

 

4.       I docenti sono per la maggior parte giovani e con poca esperienza?

 

Abbiamo in organico, come in tutte le scuole, docenti di ogni età: da chi ha intorno ai trent’anni a chi è intorno ai cinquanta. E comunque converrà con me che gli ingredienti per fare un buon insegnante sono vari, e l’esperienza da sola non basta: occorrono entusiasmo, il sapersi mettere in gioco continuamente, e in generale considerare il proprio mestiere di insegnante non come gli altri ma, come dice il pedagogista e filosofo Edgar Morin, come una “missione laica”. Queste doti possono averle i docenti di ogni età. Detto questo, è possibile che, in percentuale, siano presenti più docenti giovani che in altre scuole, ma tutto ciò segue una precisa mission del nostro Istituto, che è quella di fornire agli studenti che ci scelgono una didattica innovativa, che affianchi alle metodologie tradizionali le nuove tecnologie. La nostra scuola ha attivato un progetto a lungo termine di innovazione didattica attraverso l’uso delle più moderne tecnologie informatiche, abbiamo una LIM, vari pc che si usano molto spesso a lezione, e sul nostro sito (http://www.liceostellamaris.org) abbiamo creato un’area riservata dove gli studenti possono consultare da casa i materiali didattici più vari: file, audio lezioni in podcast, video lezioni ecc. Tutto ciò affianca il tradizionale lavoro sul manuale, le classiche lezioni frontali e quanto di meglio c’era nelle tradizioni pedagogiche e didattiche del passato.

 

 

5.       I docenti cambiano di anno in anno?

 

No anzi. La continuità didattica è uno dei punti forti del nostro Istituto. Molti sono i docenti che prendono una classe nel biennio o nel triennio e la accompagnano fino al termine del loro percorso di studi. Il cambio di docenti avviene molto poco, non più di quanto avvenga in una qualsiasi scuola pubblica, e quando avviene è comunque sempre per ragioni di stretta necessità.

 

6.       I docenti vengono scelti senza tener conto delle graduatorie ufficiali della provincia?

 

Non possiamo. La normativa è chiara: la legge 62/2000 e i relativi regolamenti attuativi vincolano le scuole paritarie ad assumere personale docente fornito di abilitazione all’insegnamento, come le scuole pubbliche, e come per le scuole pubbliche solo qualora non sia possibile ricoprire una cattedra con personale docente abilitato, si possono assumere i non abilitati presenti nella III fascia delle Graduatorie di Istituto. Chi non ottempera a tali norme, agisce illegalmente. Tutti i nostri docenti sono o abilitati o iscritti nelle Graduatorie di Istituto.

 

7.       Come è possibile che gli alunni che vanno male in altre scuole, trasferiti allo Stella Maris registrano un buon rendimento scolastico?

 

A questa domanda rispondo, mi si conceda, con le parole di una nostra studentessa che, inseritasi presso il nostro istituto ha così parlato della sua esperienza confrontando la nostra scuola con quella da cui proveniva: “Qui [allo Stella Maris] sento di avere più spazio, il tempo per poter dire la mia, mi sento più importante. Sono sempre sotto osservazione e continuamente esortata a studiare e la cosa non mi dispiace, anzi. Mi sento seguita passo passo nel mio percorso di studi e questo mi dà tranquillità”. Ecco: queste osservazioni di una nostra studentessa sono più eloquenti di molti discorsi che potrei farle io. Si coglie nelle sue parole il senso profondo del modo di fare scuola che ci caratterizza: didattica individualizzata, importanza alla formazione prima che al “programma”, attenzione agli studenti nella loro individualità. Da noi nessuno resta indietro e, se accade, si predilige attendere pazientemente che recuperi piuttosto che lasciarlo al suo destino. Ecco perché può accadere che chi si trasferisce da noi abbia un rendimento migliore: ognuno ha lo spazio per far valere le proprie capacità e potenzialità, e ha tutto il tempo di recuperare il terreno eventualmente perso. Potremmo dire, di contro, che i rimandati di cui abbiamo parlato all’inizio di questa intervista sono coloro che, pur sostenuti dal lavoro dei docenti, non hanno dimostrato l’impegno necessario a raggiungere gli obiettivi minimi delle discipline.

 

8.       Cosa significa scuola paritaria? Che differenza c’è con le scuole private?

 

Come stabilisce la normativa citata in precedenza relativa ai criteri per l’ottenimento della parità (Legge 62/2000), si intende per scuola paritaria un’istituzione che, rispettando dei precisi vincoli imposti dallo Stato, viene equiparata ad una scuola pubblica garantendo gli stessi diritti e doveri degli studenti della scuola pubblica, le stesse modalità di svolgimento degli esami di Stato (che si svolgono presso la nostra sede), l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi lo stesso valore dei titoli rilasciati da scuole statali e, più in generale, impegna le scuole paritarie a contribuire alla realizzazione della finalità di istruzione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola.

Le scuole non paritarie, di cui fanno parte anche le private, non sono obbligate ad assolvere ai vincoli sopra citati e pertanto lo Stato non riconosce loro la titolarità a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, né attestati intermedi né finali con valore di certificazione legale.

 

9.       Lo Stato sta aiutando le scuole “private” togliendo risorse alle scuole pubbliche?

 

Questa è una questione seria che, peraltro, non riguarda il nostro Istituto. Provo a spiegarmi. Va ovviamente sottolineata l’importanza della scuola pubblica come garanzia di uguaglianza, di democratica formazione di ogni cittadino, ma la scuola privata, prevista dalla Costituzione, ha tutto il diritto di prosperare sotto il controllo dello Stato e a determinate condizioni minime, e in questo senso può svolgere un ruolo positivo, di stimolo. Le scuole private e paritarie potrebbero costituire una forza negativa solo qualora diventino scuole di una parte. In ogni caso, va pure sottolineato che quello che a volte si verifica in Italia tra scuola pubblica e scuola paritaria assume i connotati di uno scontro tra scuola laica e confessionale. Tengo tuttavia a precisare che tale scontro, come dicevo all’inizio, è nel nostro caso tanto più inesistente per il fatto che lo “Stella Maris” è una scuola gestita da una cooperativa laica di insegnanti.

 

10.    Perché uno studente dovrebbe iscriversi in una scuola a pagamento come lo “Stella Maris” invece che scegliere una scuola statale?

 

I motivi sono vari: provo ad elencarne alcuni. La nostra scuola, oltre al servizio di scuola pubblica con le regolari lezioni, verifiche ed esami di Stato interni all’Istituto, offre una metodologia di insegnamento all’avanguardia e affiancata dalle più moderne tecnologie informatiche, una didattica personalizzata e curvata sul singolo studente, aiuto ed attenzione nella costruzione di rapporti sociali, attività di potenziamento del metodo di studio, sportello didattico tutto l’anno a chi ne faccia richiesta, sostegno nello studio individuale, attività sportive alternative come piscina, yoga, feldenkrais, difesa personale, sportello di ascolto psicologico con esperti e molto altro ancora. Inoltre offriamo alla cittadinanza civitanovese e dei paesi limitrofi, la possibilità di iscrivere i propri figli ad un indirizzo scolastico non presente nel panorama formativo delle scuole statali in queste zone, ovvero il Liceo delle Scienze Umane, e dall’a.s. 2013-14 il nuovo Liceo Economico Sociale.

 

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