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Care studentesse, cari studenti,

vi attende un altro anno di scuola, un’altra avventura personale col sapere, l’inizio d’un’altra tappa della vostra crescita. Molti di voi affronteranno probabilmente questo momento con l’ansia o la paura per l’impegno che sapete attendervi, altri con la rabbia per un’altra estate conclusasi (come sempre) troppo presto, altri forse con la voglia di tornare sui banchi e sui libri di scuola per dedicare parte del proprio prezioso tempo ad una attività ancora più preziosa: arricchire se stessi e maturare.

Maturare: che parola importante! Maturare vuol dire giungere a compimento, essere liberi, pensare con la propria testa, ma è il pensiero degli altri che ci insegna a pensare da soli e diventare liberi. È lo studio dei dipinti degli altri che aiuta il pittore a trovare la sua arte; è la musica degli altri ad aiutare il compositore a trovare la propria musica, è la lettura di altri libri che aiuta uno scrittore a trovare la propria poetica. “Leggere – diceva Schopenhauer – vuol dire pensare con la testa altrui”.

Di fronte a voi i docenti avranno la grande responsabilità e il piacevole compito di aprire scrigni pieni zeppi di ricchezze: i pensieri e saperi degli altri. Starà a voi rubare il più possibile con quella curiosità propria dei bambini per arricchire voi stessi. Vi siete mai chiesti, infatti, come facciano i bambini ad imparare così tante cose in così breve tempo? Hanno la meraviglia e la curiosità verso le cose, e questo, come diceva già Aristotele, è il primo passo verso il sapere.

Maturare allora vuol dire avere il desiderio di ricercare proprio dei bambini. Non vuol dire affatto irrigidirsi in solide e incrollabili certezze, ma mettersi sempre alla ricerca di qualcosa; non vuol dire trovare soluzioni, ma porsi domande; non vuol dire fermarsi, ma cercare; in una parola: amare. Cos’è l’amore se non la ricerca di ciò che sentiamo non possedere e che desideriamo?

La scuola e le vostre famiglie lavoreranno per costruirvi un futuro di liberi individui, e di cittadini maturi e consapevoli. Spetta a voi però il compito più importante: amate voi stessi attraverso l’amore per lo studio.

Buon anno scolastico

Il vostro Dirigente

Marco Pazzelli