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Liceo "Stella Maris" al Carosello dei carabinieri
Grande soddisfazione al Liceo "Stella Maris" per il successo ottenuto al concorso provinciale “Lo sguardo dei giovani d’oggi sull’Italia unita, tra senso storico e significato futuro” indetto nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, al quale hanno partecipato 39 Istituti scolastici della provincia di Macerata.
Gli studenti, coordinati dal prof. Marco Pazzelli, hanno vinto il secondo premio con l’elaborato Monito, un testo poetico in cui i ragazzi hanno immaginato un coro di patrioti risorgimentali parlare ai contemporanei. O stolti! Per terra, per lingua e cultura/ha l’italo volgo la stessa natura – sembrano ammonire i patrioti che sacrificarono la loro vita per il sogno di un’Italia unita e libera – il verde la speme d’un lieto domani/ il bianco il pio scopo d’unir gli italiani/ il rosso del sangue che acciò si versò. Un coro forte, che ci chiama alla riconoscenza per il sangue versato e alla custodia di un bene prezioso; mettere da parte le differenze per riscoprire quell’insieme di valori in cui tutti gli italiani possono riconoscersi sarà l’unico modo per rendere tangibile e feconda, aprendola al futuro, l’idea di patria.
Il secondo premio del concorso prevedeva la partecipazione ad una gita a Roma organizzata dal Lions club per assistere al Carosello dei Carabinieri, svoltosi lunedì 6 giugno; il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri ha riservato ad alunni e insegnanti delle tre classi premiate (3^ B della scuola elementare “Dante Alighieri” di Appignano, la 1^ A della scuola media “Tacchi Venturi” di San Severino, la 4^ A del Liceo delle Scienze Umane “Stella Maris” di Civitanova Marche) un settore della tribuna d’onore allestita in Piazza di Siena.
Dopo gli onori militari resi al capo dello Stato Giorgio Napolitano, il suggestivo spettacolo del Carosello Equestre, eseguito dal 4° Reggimento dei Carabinieri in cui 145 cavalli si esibiscono in un alternarsi fluido e ritmico di figure complesse; particolarmente emozionante la carica finale, a sciabole sguainate, quando i due squadroni in campo lanciati al galoppo, rievocano la storica “carica di Pastrengo” del 1848; un tuffo nel Risorgimento – dicono il Dirigente Scolastico e gli insegnanti accompagnatori – un’occasione unica per ripensare allo spirito di sacrificio e che animò i giovani risorgimentali e per riflettere sulla responsabilità di custodire la patria libera e unita che essi ci hanno consegnato.
Rassegna stampa
Cronache maceratesi (vincitori)
Cronache maceratesi (carosello)